Visualizzazioni totali

Non sono di ferro

fin da piccola ho sempre avuto la fobia del dentista. una paura folle del dentista.
roba che appena sento il rumore degli strumenti o anche solo guardo degli interventi alla bocca, sto male.
e considerate che sono stata in sala operatoria a vedere interventi ben più brutti! eppure i denti sono la mia debolezza.
negli anni, dopo la malattia sono diventata inevitabilmente più forte, mi sono costruita addosso uno scudo di ferro si può dire. questo scudo in parte mi ha permesso di essere più forte davanti ad alcune procedure invasive che negli anni ho dovuto sopportare, in parte però, è stato come un involucro protettivo che mi sono costruita per evitare che altro dolore mi toccasse. "devi mettere in conto che nella vita c'è anche il dolore" mi ha detto mamma sta mattina, dopo che ieri ho passato una giornata di merda dal dentista. e come darle torto? ma se io avessi esaurito tutto il dolore che un essere umano può provare, in sei mesi della mia vita?

la giornata di ieri doveva essere la fatidica giornata dell'estrazione del dente del giudizio ( tra parentesi, li ho tutti e 4 e si, sono drittissimi  ma ahimè uno è cariato e mi è stato consigliato di toglierlo) quindi dopo settimane e settimane con l'ansia per questa giornata, mi sono recata dal dentista nell'ospedale della mia città. d'altronde ho ancora l'esenzione per cui perchè non sfruttarla?
non saprei come raccontare questa esperienza negativa se non iniziando dall'anestesia: ci ho messo circa mezz'ora a farmi convincere a fare l'anestesia. avevo l'ansia a mille e non riuscivo a controllarla. dopo circa 4/5 fiale di anestesia, il chirurgo prova ad avvicinarsi al dente con una sottospecie di cacciavite che gli serviva per scollare il dente dalla gengiva e fare leva. lì ho percepito qualcosa di strano. come quando vi punzecchiano una carie avete presente?
ma come? non dovevo non sentire dolore?
da li altri due tentativi andati a vuoto mentre provavo l'ennesima sensazione.
dopo un'ora di tentativi il dentista mi ha mandata a casa con l'anestesia in corso e il dente ancora li.
"sua figlia ha una seria fobia, non è colpa sua, non la controlla, meglio se andate in uno studio provato dove praticano la sedazione cosciente perchè noi abbiamo altre persone che aspettano fuori e non abbiamo tutto il tempo che potrebbe avere uno studio privato".

in tutto questo, l'infermiera mi guardava e mi diceva: "dai, ho lavorato 20 anni in ematologia, so cosa provano i pazienti, hai passato di peggio". la stessa cosa me la sono sentita dire le settimane precedenti quando piangendo pensavo di non farcela.

perchè dopo 6 anni dal tumore non dovrei avere paura? perchè vengo considerata sempre come una persona di ferro? come se ogni cosa che affronto non dovesse minimamente toccarmi? per quale ragione vengo considerata quasi pazza solo perchè ho una maledettissima fobia che non controllo?

la gente deve iniziare a capire che dopo molti anni dalla guarigione, nonostante posso avere provato molto dolore, la vita torna quasi normale. eh si, posso essere diventata più coraggiosa per certi versi, ma le fobie che avevo da bambina, rimangono.
le cose normali per cui la gente ha paura, per cui la gente si incazza, toccano anche me!

immaginatevi una bambina che ha paura di togliere i denti da latte e che se li lascia cadere da soli a costo di tenerli un anno e mezzo appesi per 1/4 di gengiva. si. quella bambina ero io. e no, non scherzo. mia mamma mi metteva addirittura due cuscini di notte per paura che si staccasse improvvisamente il dente e potessi ingoiarlo.
immaginatevi ora la stessa persona che deve togliere il dente del giudizio!

purtroppo ne discutevo con una mia amica che ha in comune la  mia stessa storia e mi ha detto: "debbi, ci sentiremo dire le stesse cose per tutta la vita. tu sei tu. sei una persona normale con le tue paure. sai cosa faccio quando piango per un esame all'università e la gente ride dicendomi che dopo quello che ho passato sembro una bambina? me ne frego. e così devi fare tu."

tutti pretendono che io sia completamente priva di paure. che debba essere solo coraggiosa e basta. come se non fossi più umana e mi fanno sentire sbagliata. come se dovessi sempre per forza mostrare coraggio a tutti i costi.
ma voi, non avete paure/fobie che non controllate? voi che avete passato quello che ho passato io, se avete la fobia dei ragni, che ne so, improvvisamente vi mettete ad accarezzarli pensando: " ma si, infondo stavo per morire, perchè dovrei avere paura di un ragno"??
scommetto che tanti di voi, nonostante gli anni/ i mesi di terapia, hanno ancora la fobia dei prelievi e di essere bucati.
se c'è una cosa che ho imparato in questi tre anni di università, è che bisogna avere un profondo rispetto per le paure di ognuno. che se mi ritrovo davanti un paziente che ha paura di un prelievo non gli rido in faccia e gli dico: "ma dai cretino sei qui con l'ossigeno, il drenaggio toracico, il catetere e hai paura di un prelievo? con tutto quello che stai passando? ma con profondo rispetto e delicatezza proverei e fargli questo benedetto prelievo.
di certo non gli direi: "arrangiati, non ho tempo da perdere, ho ancora tanti pazienti che aspettano"

nei primi anni dopo il tumore ci si crede invincibili, si pensa che dopo avere passato quello che si ha passato, nulla può più toccarci. mano a mano che la vita torna normale, poi, ci si rende conto di essere semplicemente umani. non siamo diventati dei robot. ma siamo persone ognuno con le sue debolezze e le sue paure e chi crede che bisogna essere forti a tutti i costi, si sbaglia.






Commenti

Post più popolari